Pearl Jam | 20/09/2006 Piazza Duomo, Pistoia, Italia

Supporters: My Morning Jacket

Soundcheck: Light Years, Faithful, Around the Bend

EV Preset: Throw Your Arms (Around Me) (Hunters and the Collectors), It Makes No Difference (The Band, EV durante il set dei My Morning Jacket)

Setlist: Interstellar Overdrive/Corduroy, Rearviewmirror, Life Wasted, World Wide Suicide, Severed Hand, Unemployable, Small Town, Dissident, 1/2 Full, I Got Shit, Even Flow, Come Back, Not For You/Modern Girl (Sleater-Kinney), Breath , Given To Fly, Why Go, Comatose, Porch

Encore: Last Kiss (Wayne Cochran), Hail Hail, State of Love and Trust, Black/Good Woman (Cat Power)/We Belong Together, Crazy Mary (Victoria Williams), Alive

Encore 2: Last Exit, Do The Evolution, Wasted Reprise, Better Man, Spin The Black Circle, Rockin’ in the Free World (Neil Young), Yellow Ledbetter

Pistoia è una festa di piazza. E come tutte le feste di piazza ha risvolti scadenti.

Il primo problema è il suono: sordo, con un’eco mostruosa, in alcune parti della piazza un lontano rimbombo. Il secondo problema è la presenza di gente che sa a malapena chi sono i Pearl Jam e di un considerevole numero di idioti sotto il palco (ragazzi, “this is not for you”).

Lo scenario è comunque splendido e la band riesce a rendere l’esperienza memorabile sia per chi ancora non ha visto, chessò, Mike suonare l’assolo di Even Flow con la chitarra dietro la schiena, sia per chi s’è già fatto quattro date e pensa di averle sentite tutte. Un concertone, insomma, con una scaletta strepitosa comprendente una mezza dozzina di sorprese. Non solo: Vedder sale sul palco prima dei My Morning Jacket e fa da solo Throw Your Arms Around Me per poi unirsi alla band del Kentucky in It Makes No Difference della Band (a Torino aveva duettato in A Quick One degli Who). Durante Rockin’ In The Free World (notato che i colori citati nel testo diventano “red, white and green”?) si rivede per un attimo il vecchio Eddie, che s’arrampica sull’impalcatura a lato del palco, però no, non si butta. Perché deve tornarci, qui da noi, tutt’intero.

“Abbiamo passato una settimana in Italia” dirà a fine concerto “la prossima volta sarà un mese. E magari il resto delle nostre vite”.

Immagine in Cornice: Il tour italiano del 2006 dei Pearl Jam