Pearl Jam | 23/06/2022 Hallenstadion, Zurigo, Svizzera

La setlist, le curiosità e i video del concerto dei Pearl Jam a Zurigo. Foto di pearljamonline.it.

Opening Act: White Reaper

Setlist: Release, Even Flow, Corduroy, Immortality, Dance of The Clairvoyants, Quick Escape, Daughter/ W.M.A./ Leash/ Glorified G., Given To Fly, Seven O’Clock, Do The Evolution, Animal, Present Tense, In Hiding, Jeremy, Why Go, Crazy Mary (Victoria Williams), Porch

Encore: Smile, Black, Alive

A 22 anni esatti dalla loro ultima esibizione a Zurigo, nella medesima location, i Pearl Jam sono tornati nella città elvetica per un concerto che è brillato per intensità e per una stupenda setlist.

Il concerto, aperto dai White Reaper, è iniziato con un’emozionate versione di Release, seguita da travolgenti versioni di Even Flow, Corduroy e Immortality.

Eddie ha poi presentato Josh Klinghoffer, l’ex chitarrista dei Red Hot Chili Peppers e ora turnista dei Pearl Jam e componente degli Earthlings. Insieme a Josh i Pearl Jam hanno suonato due estratti da Gigaton, la contagiosa Dance of The Clairvoyants e la monumentale Quick Escape.

Prima di Daughter, Eddie ha svelato che per lui era facile ricordare la data di Zurigo di 22 anni prima perché il giorno precedente, a Milano, aveva conosciuto la sua attuale moglie, Jill, dalla quale ha avuto le due figlie, Olivia a Harper. Proprio alle due ragazze è stata dedicata la traccia di Vs., “sperando che nel futuro loro non scrivano canzoni con temi così negativi”. Interessanti i tag proposti nell’outro del pezzo, ovvero frammenti di W.M.A., Leash e Glorified G.

Sono poi state suonate la classica Given  To Fly e Seven O’Clock, altro estratto da Gigaton, che hanno convinto tutti i presenti (nonostante qualche problema audio durante l’esecuzione del secondo pezzo), mentre Do The Evolution è stata travolgente come sempre.

C’è stato spazio anche per due pezzi poco suonati negli ultimi anni, nonostante siano alcune delle migliori tracce di sempre dei Pearl Jam, come Present Tense e In Hiding.

Ora suoniamo una canzone che negli ultimi tempi abbiamo fatto poco”, così Ed ha introdotto Animal, interrotta dallo stesso cantante dopo aver visto una donna nelle prime file che teneva atteggiamenti violenti. “Apprezzo che tu sia una donna forte ma qui la violenza non è accettata in alcun modo”, le ha detto Vedder mentre la donna veniva portata via dagli uomini della sicurezza, dopodiché la band ha ripreso la canzone dal punto in cui era stata interrotta.

Non sono mancati alcuni dei pezzi più classici del gruppo come Jeremy, Why Go, Crazy Mary (scritta da Victoria Williams e incisa dal gruppo nel 1993 per la compilation Sweet Relief, prima della quale Ed ha presentato Boom al pubblico) e Porch, che ha chiuso il main set.

È incredibile vedere di nuovo i vostri bellissimi volti. C’è stato un momento, due anni fa, quando tutto questo non solo non era possibile, ma a un certo punto pareva che forse non lo sarebbe mai più stato. Questa è per voi”, queste le parole usate da Vedder per introdurre Smile.

Dopo due ore, Black e Alive hanno concluso il concerto. Con un Mike McCready in grande spolvero, Jeff Ament e Stone Gossard padroni del suono e con Ed Vedder e Matt Cameron in grande forma, il concerto svizzero dei Pearl Jam è stata la prova di quanto il gruppo rimanga una delle più importanti realtà nel mondo del rock.

Curiosità: Superblood Wolfmoon, River Cross, State of Love and Trust, Better Man, Yellow Ledbetter e Indifference erano presenti nella setlist ma non sono state suonate durante il concerto.

La setlist originale della serata – Foto di Andrea Riscossa
Poster: Travis Price