Eddie Vedder | 28/09/2019 Ohana Festival, Dana Point, CA

Eddie Vedder dal vivo all’Ohana Festival: le collaborazioni con gli Strokes, Glen Hansard, Brendan Canty, Lukas Nelson, Jack Irons e i Red Hot Chili Peppers; la setlist del concerto del cantante dei Pearl Jam e molto altro. Foto di Pier Paolo Campo.

Setlist: Far Behind, Small Town, Walking the Cow (Daniel Johnston), I Am Mine, Wishlist, Indifference (w/ Kelly Slater), Wildflowers (Tom Petty), Immortality, Just Breathe (w/ Red Limo String Quartet), Help! (Beatles), Corduroy (w/ Red Limo String Quartet), Can’t Keep (w/ Red Limo String Quartet), Black (w/ Glen Hansard and Red Limo String Quartet), Lukin (w/ Red Limo String Quartet), Porch (w/ Red Limo String Quartet)

Encore: Improv (performed by Red Limo String Quartet), Jeremy (performed by Red Limo String Quartet), Isn’t It A Pity (George Harrison, w/ Red Limo String Quartet), Better Man/(What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love and Understanding? (Nick Lowe)/Save It For Later (The English Beat), Song of Good Hope (Glen Hansard, w/ Glen Hansard and Red Limo String Quartet), Society (Jerry Hannah, w/ Glen Hansard and Red Limo String Quartet), Hard Sun (Indio, w/ Glen Hansard, Red Limo String Quartet and Kelly Slater)

Encore 2: Rockin’ in the Free World (Neil Young, w/ Glen Hansard, Red Limo String Quartet and Brendan Canty)

Quarta partecipazione di Eddie Vedder all’Ohana Festival, ideato e curato proprio dal cantante dei Pearl Jam. Il giorno precedente il suo concerto, Eddie ha raggiunto sul palco gli Strokes (gli headliner della prima giornata del festival) per cantare su Hard to Imagine dei Pearl Jam (dedicata ai movimenti e ai gruppi che lavorano sulle leggi che regolamentano il possesso delle armi) e Juicebox, inclusa nel terzo disco del gruppo di Julian Casablancas. 

https://www.youtube.com/watch?v=ZzAKjdBGXWM

Sabato 28 settembre – dopo le performance di Laura Jane Grace, dei Mudhoney e di Glen Hansard (che proprio con Eddie ha duettato su Smile) – Eddie ha suonato a Dana Point il suo ultimo concerto solista previsto per quest’anno. Il set è iniziato sulle note di Far Behind, seguita da Small Town e altri classici come Immortality e Wishlist.

Il concerto è stato impreziosito dalla partecipazione del Red Limo String Quartet, qui alla loro prima uscita americana con Eddie Vedder. Tra le varie canzoni proposte, insieme al cantante dei Pearl Jam hanno suonato Corduroy e Black. Durante il suo set, Eddie ha tributato i compianti Daniel Johnston e Tom Petty con emozionanti versioni di Walking the Cow e Wildflowers.

Prima di Walking the Cow Eddie ha detto: “C’era un ragazzo, un cantautore eccezionale, che abbiamo perso meno di un mese fa. So che Glen Hansard e tutti, da Kurt Cobain a Lana Del Rey, una lista infinita di musicisti, sono stati ispirati da quest’uomo. Viveva a Austin, in Texas, da ragazzino ha iniziato a fare delle cassette. Poi le portò in un negozio e fece copie di quelle cassette e le cassette sono arrivate ai musicisti. Prima che voi lo sapeste, tutti parlavano e condividevano il genio di questo giovane. Accadeva un po’ di tempo fa, credo tra la metà e la fine degli anni ’80. Ha fatto musica fino a quando non è morto. Ha avuto un momento difficile, ma da quel momento difficile sono arrivate alcune delle canzoni più toccanti che io abbia mai sentito. Ricordo che l’ho ascoltato con Chris Cornell. Eravamo seduti in una piccola stanza a casa mia dove c’è un camino e un piccolo divano, non è nemmeno un divano, è un mezzo divano. Non voglio dire un sofà perché potrebbe suonare un po’ strano. Ma lo abbiamo ascoltato per due ore di fila, che poi sono diventate quattro e poi sono diventate sei ore. Ridevamo e piangevamo e poi sorridevamo così forte che le lacrime sprizzavano dagli occhi. Ci siamo guardati e, non lo dimenticherò mai, abbiamo detto: ‘È meglio di noi due’. Si chiamava Daniel Johnston”.

[grazie per la trascrizione a Rockol]

Durante il concerto sono saliti sul palco Glen Hansard (per svariate canzoni tra le quali Song of Good Hope e Society), Kelly Slater (che ha suonato la chitarra su Indifference) e Brendan Canty dei Fugazi che ha suonato la batteria sulla finale Rockin’ in the Free World.

Il giorno dopo il concerto, il cantante dei Pearl Jam ha raggiunto sul palco Lukas Nelson per un paio di canzoni: Maybe It’s Time di Jason Isbell e Throw Your Hatred Down di Neil Young.

Sempre nel corso della giornata, Eddie ha raggiunto Jack Irons insieme al quale ha cantato Shine On You Crazy Diamond dei Pink Floyd con Josh Klinghoffer dei Red Hot Chili Peppers alla chitarra (il gruppo di Anthony Kiedis è infatti stato l’headliner della terza giornata dell’Ohana Fest).

https://www.youtube.com/watch?v=CTvHbDzW8us&feature=youtu.be

Alla sera, durante il set dei Red Hot Chili Peppers, Eddie ha duettato con Anthony Kiedis in una cover dei Cars del compianto Ric Ocasek scomparso lo scorso 15 settembre 2019.

https://www.youtube.com/watch?v=5GSlNVD6lwQ&feature=youtu.be

Curiosamente, lo stesso giorno del concerto di Eddie all’Ohana, Mike McCready ha suonato l’inno nazionale americano prima della partita dei Mariners a Seattle a favore della Crohn’s and Colitis Foundation.

Poster: Justin Erickson