I Pearl Jam sono gli ambasciatori dell’edizione 2019 del Record Store Day, giornata nella quale si celebrano in tutto il mondo i negozi di dischi indipendenti.
Proprio per celebrare questi luoghi quanto questo evento, andiamo a ripercorrere alcuni concerti che il gruppo ha suonato in diversi negozi di dischi americani nel novembre del 1991, solamente qualche mese dopo l’uscita del loro album di debutto.
Nell’autunno del 1991, i Pearl Jam avevano cambiato da poco il loro nome, Nevermind dei Nirvana doveva ancora iniziare a vendere milioni di copie e Badmotorfinger dei Soundgarden era stato pubblicato solamente da qualche giorno.
Proprio in quel momento, il nuovo gruppo di Stone Gossard e Jeff Ament poteva (senza i milioni di fan che sarebbero arrivati a lì a qualche mese) suonare nei negozi di dischi per promozionare il loro disco di debutto uscito a fine agosto.
Il 9 novembre del 1991 il gruppo si esibì, infatti, al Tower Records di Rockville, nel Maryland, davanti a una cinquantina di persone. I Pearl Jam aprirono il mini set acustico sulle note di Wash per proseguire con due dei loro futuri cavalli di battaglia: Black e Alive. Non solo, prima di Porch, Eddie cantò una strofa di Suggestion dei Fugazi, una di Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e una di Behind Blue Eyes dei tanto amati The Who.
Solo qualche giorno dopo, il gruppo si esibì al Tower Records di Yonkers (New Jersey) dove suonò un set molto simile a quello proposto a Rockville con l’aggiunta di Oceans, richiesta a gran voce dai presenti.
https://youtu.be/n7lLVY3FNRc
Lo stesso giorno, i Pearl Jam si esibirono presso CD World, un negozio di dischi situato all’interno del centro commerciale Menlo Park di Edison (New Jersey). Due le canzoni: una struggente Black e una potente Porch. Per finire, un meet and greet con i fan presenti (sì un meet and greet, avete letto bene).
https://www.youtube.com/playlist?list=PLFj5IlFQJTR-b60ImygzHgjBQsjltX3cQ
Pochi mesi dopo, il tour del gruppo arrivò in Europa. Il 10 febbraio i Pearl Jam si esibirono in un set di quattro canzoni (Wash, Alive, Black, Porch) al Virgin Records di Parigi anche se, purtroppo, non esistono filmati di questa esibizione.
Il mese seguente, presso i Kaufman Astoria Studios di New York, venne registrata la leggendaria performance del gruppo alla trasmissione MTV Unplugged. Da quel momento, e dopo alcuni concerti epocali come quello al Pinkpop Festival e ai tanti suonati durante il Lollapalooza, i Pearl Jam erano diventati abbastanza grossi da non potersi più esibire nei negozi di dischi.
Tredici anni dopo, inaspettatamente, lo fecero nuovamente.
Successe all’Easy Street Records di Seattle il 29 aprile del 2005. Alcune canzoni di quella serata, fortunatamente, sono state inserite nell’EP “Live at Easy Street” pubblicato in CD nel 2006 che sarà stampato in vinile proprio per il Record Store Day 2019. Non esistono, invece, testimonianze video di quel concerto (eccetto per Save You, che si può vedere nel promo video pubblicato due mesi fa sul canale YouTube dei Pearl Jam). E chissà che quest’anno, quella magia, non si possa ripetere…
Small my table, sits just three. Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Collabora con barracudastyle.com, hvsr.net e rockol.it, ha collaborato con Rolling Stone e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.