Pearl Jam Online intervista Keith Lowe, il bassista dei Brad

Luca di pearljamonline.it intervista Keith Lowe, il bassista dei Brad. Con Keith abbiamo parlato dell’imminente album del gruppo, delle due date italiane che i Brad suonarono nel 2013 in Italia, della tragica scomparsa di Shawn Smith, delle canzoni inedite della band e di tanto altro.

I Brad nel 2012 allo Studio Litho di Seattle

Ciao Keith, sono passati quasi dieci anni dall’ultimo tour dei Brad. Che ricordi hai delle due date italiane del 2013?

Ricordo che in quel tour suonammo molto bene, c’era una grande energia tra noi. Una delle vere gioie del tour è poter suonare tanti concerti e arrivare alla fine con un livello di connessione completamente diverso da quando si è iniziato. Un ricordo che ho del concerto di Firenze è che la tastiera di Shawn ha avuto problemi durante 20th Century, quindi mi sono fatto avanti e ho improvvisato un assolo di basso per dare tempo ai tecnici di risolvere il problema. E’ stato davvero divertente.

Ho letto che state ultimando i lavori sull’ultimo disco in studio dei Brad. Quando avete iniziato a registrarlo?

Alcune di queste canzoni risalgono a diverso tempo fa, a una decina di anni fa circa. Nel corso degli anni, siamo entrati in studio diverse volte, abbiamo registrato alcune idee per poi passare ad altro. Proprio per questo abbiamo un sacco di canzoni sulle quali occasionalmente abbiamo lavorato quando ci siamo ritrovati in studio negli ultimi tempi. E’ davvero bello vedere come tutte questi brani sia siano sviluppati in tutti questi anni. Te lo posso dire: questo è un disco molto speciale, per diverse ragioni. Sono davvero orgoglioso di quello che abbiamo realizzato e penso che le canzoni suonino davvero bene.

Tre anni fa, Shawn se n’è andato. È stato qualcosa di doloroso e inaspettato. Avete da subito bloccato i lavori su questo disco?

Come gruppo abbiamo avuto lunghi periodi di inattività, quindi quando abbiamo prenotato lo studio per passarci un po’ di tempo, eravamo davvero tutti entusiasti di ritrovarci. Io, Stone e Regan ci siamo presentati in studio sin dal primo giorno, mentre Shawn non si è fatto vivo. Non era una cosa insolita, perché a Shawn piaceva molto lavorare a notte fonda, quindi abbiamo lavorato solo noi tre. Anche il giorno seguente Shawn non si è fatto vedere, anche se strano perché era eccitato di tornare in studio con noi, non era così insolito non si fosse presentato. Pensammo che avesse da fare altre cose e che sarebbe arrivato dopo per lavorare da solo. Il giorno seguente abbiamo saputo che era morto nel sonno la notte prima del nostro primo giorno di registrazioni. E’ stato molto doloroso, inaspettato e triste. Eravamo tutti sotto shock, non riuscivamo a pensare al futuro. Avevamo bisogno di tempo per cercare di affrontare tutto quel dolore, quindi ci siamo presi una pausa. Solo dopo qualche tempo abbiamo nuovamente iniziato a pensare di fare nuovamente qualcosa insieme. Sapevamo di avere abbastanza canzoni per un altro disco e abbiamo deciso di tornare a lavorarci sopra solo di recente. E’ stato molto emozionante quanto terapeutico.

Avete già deciso il titolo? Uscirà per Loosegroove Records nel 2022?

Si, lo pubblicheremo con la Loosegroove Records ma non abbiamo ancora deciso il titolo.

Keith Lowe, Regan Hagar e Stone Gossard dal vivo nel 2013 a Firenze

Puoi darci qualche anticipazione su quello che sentiremo o sulla possibile tracklist? Saranno tutte canzoni inedite? Ricordo che tre anni fa i Brad pubblicarono un paio di canzoni inedite…

Quelle due canzoni inedite ci saranno, insieme a diversi brani inediti registrati nelle session di cui ti parlavo prima. Questo è tutto quanto posso dire al momento.

Sarà uno splendido tributo anche a Shawn, una delle migliori voci di Seattle. Avete pensato di riformarvi come tributo a Shawn?

E’ difficile, bisognerà capire come si sentono gli altri a riguardo. Per quanto mi piacerebbe suonare di nuovo con il gruppo, i Brad non possono davvero esistere senza Shawn. Noi abbiamo i nostri ruoli nella band, mentre Shawn non era solo la voce del gruppo, ma anche la sua anima. Quest’album sarà sicuramente un tributo a lui, per il resto vedremo cosa accadrà. Un passo alla volta.

Quali sono i tuoi prossimi progetti Keith?

Presto pubblicherò un mio album per Loosegroove Records. È un disco ambient realizzato principalmente con bassi acustici. La maggior parte è stata registrata alcuni mesi fa nello chalet di Stone Gossard. Un ambiente bellissimo, rilassante e stimolante: sono davvero contento di come suona. C’è pure un ospite speciale con il quale ho collaborato su un paio di canzoni del quale vado davvero orgoglioso. Il disco dovrebbe essere pubblicato molto presto.

Di recente ho anche lavorato al nuovo album di Mason Jennings, Real Heart, pubblicato giusto qualche giorno fa. È un album davvero speciale e il processo di registrazione è stato molto rigenerante per l’anima. È stato prodotto da Stone Gossard e Regan Hagar ed è davvero un bellissimo disco. A parte questo, cerco di rimanere sempre creativo…. Non bisogna mai fermarsi.

Grazie per questa chiacchierata, spero che ci vedremo presto.

Grazie per questa intervista Luca. È stato un piacere parlare con te.

Keith Lowe – Studio Litho, Seattle