Rolling Stones e Pearl Jam sull’utilizzo delle loro canzoni in contesti politici

Diversi artisti tra cui i Rolling Stones e i Pearl Jam hanno pubblicato una lettera aperta chiedendo ai partiti politici americani di istituire norme che regolino l’utilizzo delle loro canzoni in contesti politici.

Foto: Henry Ruggeri

L’utilizzo della musica degli Stones, di Neil Young e dei R.E.M. durante i convegni politici dell’attuale campagna elettorale di Donald Trump ha fatto parecchio discutere. Il gruppo di Mick Jagger e Keith Richards ha chiesto più volte all’attuale presidente americano di smettere di utilizzare la loro musica, Neil Young ha invece svelato di star pensando di denunciare Trump per il medesimo motivo.

Tutte richieste cadute nel vuoto perché attualmente non esistono leggi che vietino l’utilizzo in pubblico di canzoni dietro richiesta degli autori che le hanno composte.

Ora però le cose potrebbero cambiare. Diversi artisti come i Rolling Stones, i Pearl Jam, gli Aerosmith, i R.E.M. e Elvis Costello insieme all’associazione di categoria Artitst Rights Coalition, hanno scritto una lettera aperta indirizzata ai principali partiti politici degli Stati Uniti chiedendo di istituire norme che regolino l’utilizzo delle canzoni in contesti politici.

Vi chiediamo di fare in modo che i vostri candidati ottengano il consenso degli artisti e degli autori prima di utilizzare le canzoni in campagne elettorali e contesti politici“, si legge nella lettera, “questo è l’unico modo per tutelare i vostri candidati da possibili denunce e controversie“.