Esce oggi per la prima volta in vinile la leggendaria performance dei Pearl Jam registrata nel 1992 per il programma MTV Unplugged. Andiamo a scoprire le dieci curiosità che forse non sapete su quello storico concerto.
1. Il concerto, registrato il 16 marzo 1992 ai Kaufman Astoria Studios di New York, è trasmesso per la prima volta il 13 maggio 1992 da MTV. La versione integrale include l’esecuzione della cover di Neil Young Rockin’ in the Free World introdotta da uno snippet di Smoke on the Water dei Deep Purple suonato da Mike McCready. Non solo, prima di Alive Mike McCready si esibisce in un breve estratto di Angie dei Rolling Stones.
2. Tre giorni prima dell’MTV Unplugged, i Pearl Jam suonano a Monaco il loro ultimo concerto del loro primo tour europeo. Il mese precedente suonano per la prima volta a Milano (il 18 febbraio, al Sorpasso) mentre il giorno dopo il gruppo decide di noleggiare strumenti acustici per potersi esibire nel piccolo locale in Svizzera dove è programmato il loro spettacolo. Quello in Svizzera è una sorta di prova a porte aperte del concerto registrato un mese dopo per MTV. Di quel concerto non sono curiosamente mai trapelate né la setlist, né video integrali (alcune brevi spezzoni sono però presenti in Pearl Jam Twenty, il docu-film diretto da Cameron Crowe sui vent’anni del gruppo).
3. L’MTV Unplugged dei Pearl Jam è registrato di sera. Proprio lo stesso giorno e negli stessi studi, i Boyz II Men e Mariah Carey registrano i loro concerti per il programma della rete musicale.
4. Mike McCready e Stone Gossard non riescono a entrare in possesso delle loro chitarre, ancora ferme presso qualche aeroporto tra l’Europa e gli Stati Uniti. I due chitarristi usano quindi strumenti presenti ai Kaufman Astoria Studios, questo spiega perché in certi momenti i due artisti non paiono troppo convinti di quello che stanno suonando.
5. Per un errore di registrazione di livelli audio, i volumi della voce di Eddie Vedder e il basso di Jeff Ament sono regolati più alti di tutti gli altri strumenti.
6. Sulle note iniziali di Rockin’ in the Free World, Eddie chiede al pubblico se ha richieste. Nel concerto integrale si sentono alcuni fan che richiedono Release (a proposito, quanto sarebbe stata bella in versione acustica?), altri optano invece per Leash (che insieme a Garden è riportata erroneamente da setlist.fm come uno dei due pezzi suonati nell’encore: informazioni false, nulla di più).
7. Fino alla messa in onda dell’MTV Unplugged dei Pearl Jam, i meno avvezzi ai suoni del movimento Seattle associavano questi gruppi solamente all’hard rock e all’heavy metal. I Pearl Jam e la loro performance contribuirono non poco a far capire al pubblico generalista che oltre al possente muro di suono delle canzoni di gruppi come Nirvana, Alice In Chains e degli stessi Pearl Jam c’era tanto, tanto altro.
8. Sebbene il vinile in uscita oggi rappresenti per la prima volta in formato audio ufficiale il concerto dei Pearl Jam all’MTV Unplugged, è bene ricordare che il rispettivo video (in versione DVD) era incluso nella legay edition di Ten uscita dieci anni fa.
9. Dopo Rockin’ in the Free World, Eddie Vedder racconta che prima di andare negli studi di MTV ha letto dei commenti dispregiativi di Kurt Cobain sui Pearl Jam. Qualcuno del pubblico urla che il cantante dei Nirvana può andare affanculo, Eddie sorride, difende il collega e aggiunge che i Nirvana sono un grande band. Tutto vero, l’anno seguente, infatti, il gruppo di Aberdeen registra proprio a New York il miglior MTV Unplugged di sempre… ma questa è un’altra storia.
10. Quando nei primi anni duemila MTV decide di registrare nuove puntate dedicate ai concerti acustici di gruppi importanti del mondo del rock e del pop, tra i possibili partecipanti gira insistentemente il nome dei Pearl Jam. Diversamente dai R.E.M., che effettivamente suonano un secondo concerto per MTV nel 2001 dopo quello storico del 1991, il gruppo di Seattle rifiuta la proposta dell’emittente televisiva.

Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.