Cosa aspettarsi dagli imminenti concerti italiani dei Pearl Jam? E’ una domanda che ci avete posto molte volte in questi mesi, alla quale cercheremo di rispondere in questo articolo. Prima d’iniziare una doverosa precisazione: questo articolo è stato scritto pensando ai fans che vedranno per la prima volta i Pearl Jam dal vivo o che comunque non li hanno già visti parecchie volte, per quest’ultimi quanto seguirà apparirà, forse, scontato.
SETLIST
Cercare di beccare le setlist che i Pearl Jam suoneranno è praticamente impossibile, infatti il gruppo è noto per cambiarle ogni sera.
Si può però prevedere che la setlist che la band suonerà all’I-Days potrebbe seguire a grandi linee quella che è stata proposta al recente Lollapalooza cileno (qui la setlist) con un inizio bello tosto (con Go o Corduroy, per esempio) seguito dai grandi classici della band, da Alive a Better Man, da Jeremy a Black. Il concerto allo Stadio Euganeo di Padova probabilmente sarà quello con la setlist con più chicche, vuoi per la location (uno stadio di medie dimensioni, come quello di Trieste di quattro anni fa), vuoi perché la band non ha mai suonato prima a Padova. Il concerto a Roma, il primo del gruppo nella capitale da ventidue anni a questa parte, sarà una grande festa, con una grande folla. La setlist potrebbe essere simile a quella suonata allo Stadio Maracanã di qualche mese fa. I concerti a Padova e a Roma, a differenza di quello di Milano, è facile che inizieranno con tre pezzi lenti: Release, Low Light e Nothingman, tanto per fare un esempio. In tutti e tre i concerti italiani sarà, molto probabilmente, suonata la nuova Can’t Deny Me, come già confermato dal bassista Jeff Ament in una recente intervista.
RARITA’
Le eventuali rarità che la band potrebbe proporre sono da sempre una delle parti più interessanti dei loro concerti, sia che siate fan del gruppo da una vita, sia che lo siate da tre anni. Difficili da indovinare (vi sareste mai aspettati di sentire Let Me Sleep a Trieste il primo giorno d’estate?), impossibili da prevedere (come per esempio Picture in a Frame, la cover di Tom Waits, suonata in solitaria da Vedder a Milano nel 2006). Una cosa è certa, nei tre concerti ne sentiremo delle belle.
ALBUM FRONT-TO-BACK
Nel tour americano di due anni fa, i Pearl Jam hanno proposto integralmente tre dischi dal vivo: Ten, Vs. e Binaural. Potrebbe succedere anche durante uno dei tre concerti italiani? Difficile ma non impossibile. Ten, il disco più celebre della band, quello che ha venduto di più, pare l’ipotesi più facile anche se a noi piacerebbe di più ascoltare No Code, Yield o Riot Act.
OPENING ACT E DURATA DEI CONCERTI
A meno di clamorosi annunci last-minute, i concerti dei Pearl Jam a Padova e Roma non saranno preceduti dall’esibizione di un opening act, così come già successo per i concerti a Milano e Trieste di quattro anni fa. Non avendo alcun supporter, la band suonerà indicativamente sulle tre ore. Discorso diverso per la performance all’I-Days Festival, dove la band suonerà due ore abbondanti e sarà preceduta da quattro band: Stereophonics, Catfish And The Bottlemen, The Last Internationale e Lany. E non sarebbe male che il concerto finisse con una Rockin’ in the Free World suonata in compagnia di Kelly Jones degli Sterephonics e di Delila Paz, la cantante dei The Last Internationale…

Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.