Pearl Jam | 29/04/2025 State Farm Arena, Atlanta, GA

Il Dark Matter Tour 2025 è arrivato ad Atlanta, ecco com’è andata.

Opening Act: Dead Pioneers

Setlist: [Intro Music: Dark Entry] Can’t Keep, Nothingman, Given To Fly, Once, Scared Of Fear, Wreckage, Even Flow, Unthought Known, Daughter/It’s Ok (Dead Moon), Dark Matter, In Hiding, Not For You/Modern Girl (Sleater-Kinney), Won’t Tell, Deep, Jeremy, Severed Hand, Porch

Encore: Keep Me In Your Heart (Warren Zevon), Inside Job, Mind Your Manners, Do The Evolution, Spin The Black Circle, Alive, Baba O’Riley (The Who), Indifference

Dopo le due accese serate in Florida, i Pearl Jam hanno fatto tappa il 29 aprile 2025 ad Atlanta per la terza data del loro Dark Matter Tour 2025.

Lo show alla State Farm Arena ha offerto un mix perfetto di emozione e potenza, tra momenti intimi ed esplosioni di pura energia.

Come nelle date precedenti, ad aprire la serata ci hanno pensato i Dead Pioneers, la band capitanata da Gregg Deal che ha anche firmato uno dei poster ufficiali del tour. Il loro set ha scaldato il pubblico con un’ondata di punk viscerale e impegno sociale.

Alle 20:52 le luci si sono abbassate e sulle note di Dark Entry, i Pearl Jam sono saliti sul palco. L’apertura è stata affidata a Can’t Keep, seguita da una commovente Nothingman e dall’inarrestabile energia di Given To Fly e Once.

Il cuore pulsante del nuovo album è arrivato subito dopo: Scared Of Fear e Wreckage hanno confermato quanto i nuovi brani siano già perfettamente integrati nella dimensione live della band.

Un momento toccante è stato l’omaggio di Eddie Vedder a Hank Aaron, a cui ha dedicato Unthought Known, accolta da un’ovazione del pubblico. Subito dopo, Daughter e Dark Matter hanno mantenuto alta la tensione emotiva.

In Hiding è stata accolta da un boato della folla così come Deep, che ha riportato i fan dritti nel cuore degli anni ’90.

Tra i momenti più intensi della serata, Eddie ha chiesto di alzare le luci per trovare Isaac, un giovane fan alle prese con problemi di salute. Dopo averlo individuato, gli ha lanciato un tamburello, dedicandogli un pensiero che ha commosso tutta l’arena.

Il main set si è chiuso con una Porch rovente, che ha lasciato spazio a un encore molto personale: Eddie da solo con chitarra e voce ha cantato Keep Me In Your Heart di Warren Zevon, un momento intimo e toccante.

Il ritorno della band ha segnato una nuova impennata di energia: Inside Job, Mind Your Manners, Do The Evolution e Spin The Black Circle hanno incendiato la folla.

Prima del gran finale, Eddie ha celebrato l’ingresso dei Soundgarden nella Rock & Roll Hall of Fame, brindando sul palco con Matt Cameron con un calice di champagne: un gesto semplice, ma carico di significato.

La chiusura è stata travolgente: Alive, Baba O’Riley e una Indifference che ha lasciato la State Farm Arena sospesa in un silenzio carico di gratitudine e potenza emotiva.

Ancora una volta, i Pearl Jam hanno dimostrato che, dopo più di trent’anni, sono ancora capaci di sorprendere, emozionare e connettersi con il loro pubblico in modo unico.

Foto: Kasey MacInnes

Curiosità: da notare che, rispetto alla setlist originale della serata, non c’è stato alcun cambiamento o modifica. Tutte le canzoni sono state suonate nell’ordine come originariamente pensato.

La setlist originale della serata
Poster: Taylor Rushing