Nel giorno dell’anniversario della scomparsa di Chris Cornell, la band ha celebrato l’amico e collega con parole, immagini e musica.

Opening Act: Teen Jesus and the Jean Teasers
Setlist: Garden, Nothingman, Why Go, Deep, Running, Scared Of Fear, Elderly Woman Behind The Counter In A Small Town, Immortality, Faithfull, Even Flow, Dark Matter, Wreckage, Better Man/I’m One (The Who)/Love, Reign O’er Me (The Who)/Save It For Later (The English Beat), Insignificance, Once, Wishlist/Improv, Rearviewmirror
Encore: Future Days, Hunger Strike (Temple of the Dog), Do the Evolution, Setting Sun, Crazy Mary (Victoria Williams), Lukin, Alive, Rockin’ in the Free World (Neil Young, w/ Teen Jesus and the Jean Teasers), Yellow Ledbetter/Little Wing (Jimi Hendrix)
Nella seconda serata alla PPG Paints Arena, omaggi sentiti, messaggi forti e un’energia incontenibile hanno chiuso la leg nordamericana del Dark Matter Tour 2025.
La band è salita sul palco alle 20:57 sulle note di Dark Entry, aprendo con un’intensa Garden, seguita da Nothingman e da una scatenata Why Go. Poco dopo, il ritorno a sorpresa di Deep, dedicata alla leggenda locale del football Franco Harris, running back che ha giocato per 13 anni con i Pittsburgh Steelers nella National Football League.
Nella parte centrale, spazio al presente della band: Running e Scared Of Fear hanno mostrato il lato più recente e vibrante del nuovo materiale. Proprio prima di quest’ultima, Eddie Vedder ha raccontato della visita al museo di Andy Warhol con Mike McCready, sottolineando quanto l’artista credesse nell’importanza dei piccoli centri.
Con Immortality, Vedder ha ringraziato i fan che seguono più date del tour, prima di una sentita Faithfull, introdotta da un ricordo personale e dalla presenza speciale di Andy, un giovane speaker di baseball, che ha avuto l’onore di presentare la successiva Even Flow.
Il set ha poi preso il volo con Dark Matter e Wreckage, dedicata agli 80 anni imminenti di Pete Townshend. In coda a Better Man, prima di Save It For Later, Eddie ha intonato ben due pezzi degli Who: I’m One e Love, Reign O’er Me. Un momento intenso, seguito da un appassionato discorso di Vedder sui diritti riproduttivi delle donne: “Gli uomini forti sostengono le donne forti.”
Sono seguite Insignificance, Once e una Wishlist arricchita da una bellissima improvvisazione, al termine della quale Eddie ha ripetuto per tre volte Comes Then Goes, il titolo della decima traccia di Gigaton, considerata da molti un omaggio velato a Chris Cornell. Nell’improvvisazione, Eddie ha cantato di “come vorrebbe tornare ad arrampicarsi sugli alberi come un tempo” suggerendo un ricordo, anche se non confermato, al cantante dei Soundgarden.
Curiosità: a eccezione di alcuni pezzi “strani” presenti nei loro dischi (come Pry, To oppure Stupid Mop), Comes Then Goes rimane l’unica canzone incisa in studio dai nostri e inclusa in un loro disco ufficiale a non essere mai stata suonata dal vivo (ne abbiamo parlato in modo approfondito anche nella puntata dedicata al pezzo del nostro podcast Pearl Jam dalla A alla Z).
Rearviewmirror ha chiuso con forza il set principale.
Durante la pausa, Eddie ha ricordato la presenza tra il pubblico di Doc Harris, figlio di Franco, e ha raccontato che Pittsburgh è stata il luogo del suo secondo appuntamento con quella che sarebbe diventata sua moglie.
Il bis si è aperto con una delicata Future Days, seguita da una potentissima Hunger Strike, introdotta proprio in occasione dell’anniversario della morte di Chris Cornell, avvenuta il 18 maggio 2017. Sul maxischermo, spesso inquadrata, la t-shirt di Matt Cameron con il volto stilizzato di Chris ha reso l’omaggio ancora più commovente.
Da notare che Future Days è stata suonata sia per celebrare l’uscita del recente EP dei Pearl Jam dedicato all’universo di The Last of Us, sia perché nella puntata della serie televisiva andata in onda proprio il 18 maggio, Joel (interpretato da Pedro Pascal) ha cantato Future Days a Ellie (interpretata da Bella Ramsey).
Non solo: prima del pezzo, Eddie ha ricordato come proprio a Pittsburgh i Pearl Jam abbiano suonato uno dei loro primissimi concerti dopo la tragedia di Roskilde del 30 giugno 2000, menzionando anche il supporto ricevuto dai Sonic Youth, opening band di quelle date. Ha poi sottolineato come Pittsburgh sia stata anche la città del suo secondo appuntamento con Jill McCormick, futura moglie, aggiungendo che tra il pubblico erano presenti due fan che proprio quel giorno festeggiavano il loro 30º anniversario di matrimonio.
Da lì in poi, pura energia: Do the Evolution, Setting Sun, una sempre ipnotica Crazy Mary, la furia di Lukin e la celebrazione finale con Alive.
Nel discorso conclusivo, Eddie ha fatto riferimento al recente concerto di Bruce Springsteen a Manchester e al suo coraggio nel criticare apertamente l’attuale amministrazione americana (video). Ha poi sottolineato come l’unica risposta ricevuta sia stata un attacco personale a Bruce, senza affrontare le tematiche sollevate.
Gran finale con Rockin’ in the Free World, con la partecipazione della band di apertura Teen Jesus and the Jean Teasers e di alcuni bambini sul palco. In chiusura, la classica Yellow Ledbetter, con Little Wing di Hendrix suonata come outro del pezzo.
Prima del saluto, Eddie e Jeff hanno spruzzato champagne sul pubblico. Il concerto è durato due ore e 45 minuti, uno dei più lunghi suonati dal gruppo negli ultimi anni: decisamente un grande modo per chiudere questa leg nordamericana del Dark Matter Tour.



Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.