Jeff Ament ritrova il basso di Vs. dopo 32 anni

Una sorpresa all’Hard Rock Live di Hollywood, Florida, riaccende i ricordi: Eddie Vedder celebra il momento cambiando il testo di una canzone sul palco.

Un momento da pelle d’oca ha scosso il backstage dell’Hard Rock Live di Hollywood, Florida lo scorso 26 aprile 2025.

Jeff Ament si è riunito con un vecchio amico. Non un compagno di band, ma qualcosa di altrettanto personale: il basso che aveva noleggiato e utilizzato durante le registrazioni del leggendario album Vs. nel 1993.

Dopo oltre trent’anni di ricerche, pensieri e ricordi sfocati, il destino ha fatto il suo corso grazie a un uomo di nome Chris, che ha accolto Jeff con una sorpresa mozzafiato: lo strumento originale, ad aspettarlo in camerino. Una scena surreale, emozionante, che si è subito trasformata in musica.

Durante il concerto, Eddie Vedder ha reso omaggio al momento in modo speciale: nel mezzo di Elderly Woman Behind The Counter In A Small Town, ha scherzosamente modificato il celebre verso in “I seem to recognize your face… that bass!”, scatenando una reazione calorosa dal pubblico e un sorriso immediato da parte di Jeff.

Nella foto qui sotto, quel sorriso racconta tutto: non è solo un ritrovamento, è una riconnessione profonda con un pezzo della propria storia artistica. Strumenti come questo non sono semplici oggetti: sono compagni di viaggio, custodi di suoni, di idee, di istanti irripetibili.

Un momento epico per i fan, un frammento di storia ritrovata, e una dichiarazione d’amore per la musica che non conosce tempo.

Bentornato, vecchio basso. Jeff ti stava aspettando.

IL BASSO PERDUTO (E RITROVATO) DI JEFF AMENT

Il giorno dopo la pubblicazione di questo articolo, Jeff Ament ha condiviso sui social una storia che sembra uscita da un film — o forse da una canzone dei Pearl Jam. Sul suo profilo Instagram, il bassista ha raccontato la lunga e incredibile odissea del suo Fender Jazz Bass del 1961, lo stesso strumento con cui registrò Rats, Animal e W.M.A. durante le session per Vs. nel 1993.

All’epoca, su suggerimento del produttore Brendan O’Brien, Jeff si mise alla ricerca di un Jazz Bass. Non ne possedeva uno, così Brendan si rivolse a Norman’s Rare Guitars, che gli noleggiò un magnifico modello nero del ’61, con manopole impilate (“stack knob”). Il prezzo per acquistarlo era di 4.000 dollari — una cifra fuori portata, considerando che le royalties di Ten erano ancora bloccate nei meccanismi contabili della Sony. Il noleggio costava 200 dollari a settimana.

Tre mesi dopo, Ament si rese conto che il basso era rimasto con loro dopo le registrazioni a Seattle: erano già volati via 2.500 dollari in noleggio. Poco dopo, lo strumento fu restituito e messo in vendita da Norm, finendo nelle mani del Hard Rock Café di New York, dove rimase in esposizione per oltre venticinque anni.

Un bassista non dimentica. Visitando il locale nei primi anni 2000, Jeff vide quello che una volta era stato il suo basso e pensò: “Ecco, quello è quello che mi è sfuggito”.

Poi, il colpo di scena. Anni dopo, mentre si trovava in Florida al nuovo skatepark Seminole con Chris Osceola, rappresentante della tribù Seminole, Ament raccontò per caso la storia di quello strumento. Il giorno dopo, Osceola si presentò con il basso in mano, pronto a restituirglielo. Un dono, fatto poco prima del concerto d’apertura del Dark Matter Tour.

La cosa più felice della mia vita materiale (e in un certo senso spirituale)”, ha scritto Jeff. “Il basso che ho suonato in Rats, Animal e W.M.A. era di nuovo tra le mie mani, salvato dalla prigione della vetrina.

Un cerchio che si chiude, con quel suono caldo e profondo tornato al suo legittimo proprietario — giusto in tempo per un nuovo capitolo.