Intervista a Todd Fleischman e Greg Gilmore dei The Living

Luca di PearlJamOnline.it parla con Todd Fleischman & Greg Gilmore dei The Living e del loro disco 1982, della Loosegroove Records e di Stone Gossard, della scena punk di Seattle dei primi anni ottanta, dei 10 Minute Warning, dei Mother Love Bone e di molto altro.

Prima che Duff McKagan si unisse ai Guns N’ Roses e Greg Gilmore entrasse nei Mother Love Bone c’erano i The Living, ovvero una punk band formata da Duff e Greg con John Conte alla chitarra e Todd Fleischman al basso. Il gruppo incise un disco nell’estate del 1982, composto da sette canzoni tutte scritte da McKagan e rimasto nel cassetto per molto tempo. Quasi quarant’anni dopo, il disco intitolato 1982 è ora disponibile tramite l’etichetta discografica di Stone Gossard e Regan Hagar, la Loosegroove Records.

Il fatto che Duff McKagan, Greg Gilmore, Todd Fleischman e John Conte abbiano scritto e registrato queste canzoni nel 1982 conferma che questa band – The Living – sia il livello zero per il sound di Seattle.” – Stone Gossard

Foto di Marty Perez per gentile concessione della Loosegroove Records.

Di seguito trovate la nostra intervista a Todd Fleischman e Greg Gilmore, il bassista e il batterista dei The Living.

Ciao Todd, ciao Greg. E’ un onore poter scambiare due chiacchiere con voi. Ne è passato di tempo da quando esistevano i The Living… fortunatamente Stone Gossard ha pensato di pubblicare le vostre canzoni in un disco, intitolato 1982, in uscita proprio oggi per la sua etichetta discografica, la Loosegroove Records.

Greg, per anni hai tenuto le canzoni dei The Living in un cassetto. Cosa ti ha spinto a volerle fare ascoltare a Stone?

Greg: Ci sono stati altri tre tentativi per cercare di creare questo album dalle vecchie registrazioni. Il primo tentativo risale a circa otto anni fa, ma quella volta non è andata in porto. Due anni fa ho incontrato Stone Gossard a pranzo. Quando mi ha chiesto cosa stessi facendo, gli ho parlato di questo disco che non è mai diventato un disco. Voleva ascoltarlo, gli è piaciuto fin da subito. Poco dopo, lui e Regan (Hagar – il batterista dei Brad e dei Satchel e co-fondatore della Loosegroove Records – n.d.r.) decisero di accettare il progetto. Sono contento l’abbiano fatto, è stato molto bello lavorare con loro.

Credo sia importante che un disco come 1982 venga finalmente pubblicato. E’ importante soprattutto per la scena punk rock di Seattle dei primi anni ottanta, che partiva dai Fartz e, passando da voi, arrivava fino ai The Blackouts. Che ricordi avete di quella scena?

Greg: I miei ricordi legati a quel periodo sono frammentari. C’erano tante ottime band e tanta musica davvero interessante. Hai menzionato i Blackouts, un gruppo davvero forte! In quel periodo si stavano trasferendo a Boston, credo. Nel 1983 o giù di lì, c’era davvero una scena fiorente.

Todd: Ho iniziato ad ascoltare qualcosa di punk rock nel 1978, ma quello che mi ha cambiato per davvero è stato vedere i Clash nel ’79 al Paramount! Duff e Chris erano già famosi, avevano una band chiamata The Veins, con Andy Fortier. Pensavo che questi ragazzi fossero fantastici. Ho iniziato a frequentare Duff e Eddie Huletz dei Silly Killers. Eravamo tutti troppo giovani per andare nei bar, ma ci intrufolavamo nella Gorilla Room o semplicemente bighellonavamo per le strade del quartiere universitario. All’inizio degli anni ’80 non c’erano molti posti per suonare, quindi dovevi affittare una sala o suonare a casa di qualcuno. I componenti di gruppi come Fartz, Refuzors e The Fastbacks erano più grandi di noi, quindi potevano suonare nei bar. Man mano che la scena si ingrandiva, c’erano più posti in cui suonare.

Che ricordi avete dell’amicizia con Duff McKagan e John Conte? Siete ancora amici?

Todd: Conosco Duff da molto tempo, da quando giocavamo nella Little League ai tempi delle superiori. È proprio grazie a lui che ho iniziato a suonare il basso. È ancora mio amico, anche se in realtà non ci vediamo molto, ma continuiamo sempre a sentirci. Per quanto riguarda John, l’ho conosciuto tramite il gruppo. Siamo ancora amici, anche se ognuno è molto preso dalla propria vita.

Greg: Siamo ancora amici. Per fare uscire questo disco, ho lavorato a stretto contatto con Duff e Todd. Erano grandi amici allora, lo sono ancora adesso. Devo molto a entrambi. Seattle: per me è iniziato tutto quando sono entrato a far parte dei Living.

Todd, nel 1982 sono stati pubblicati dischi seminali per il punk e l’hardcore americano come Walk Among Us dei Misfits e Plastic Surgery Disasters dei Dead Kennedys. Nella musica dei The Living ho sentito non solo influenze americane, ma anche qualcosa di più inglese, qualcosa che mi ha ricordato i Damned. Quali sono state le vostre influenze?

Todd: Buzzcocks, Generation X, X, 999, The Clash, Empire, DOA, Dead Kennedys, Fear.

Todd, tempo fa Stone ha ricordato che una sera, nel backstage di un concerto a Seattle dei The Living, era su di giri e fu schiaffeggiato proprio da te. Divertente! Che ricordi hai di quel momento? Puro punk rock di Seattle!

Todd: E’ successo a una festa. In realtà l’ho proprio colpito, facendola cadere a terra. Era molto su di giri, l’ha ammesso lui stesso, quindi aveva proprio bisogno di essere colpito in faccia! 🙂

Greg, c’è questa pandemia che sta bloccando molte cose da parecchio tempo. Se non ci fosse stata, pensi che i The Living avrebbero suonato qualche concerto? Giusto per festeggiare l’uscita di 1982…

Greg: Credo che non ci sarebbero state e che non ci saranno esibizioni di questa band.

Greg, dopo i The Living hai formato i seminali 10 Minute Warning, sempre al fianco di Duff McKagan. Nel 1998 avete inciso per Sub Pop il vostro disco d’esordio, che devo dire suona dannatamente bene anche a distanza di oltre vent’anni. Che ricordi hai di quell’esperienza?

Greg: Sono successe tante cose negli anni tra i 10 Minute Warning dei primi anni ottanta e quelli con i quali abbiamo realizzato quel disco! Il vecchio gruppo è come un ricordo sfocato. Abbiamo suonato tanti concerti davvero fantastici. Abbiamo suonato con i Dead Kennedy e i Black Flag, davvero incredibile. Più tardi, quando abbiamo realizzato il disco Sub Pop, la band era un po’ diversa. È stato molto bello ma è durato poco in quanto tutti avevamo altri progetti, sia musicali che con le nostre vite. Sono contento di essere riuscito a realizzare quel disco dopo tutti quegli anni.

Poi ci furono i Mother Love Bone. Qualche ricordo particolare di quell’esperienza?

Greg: E’ successo tutto davvero velocemente con quel gruppo. E’ stato davvero divertente lavorare con quei ragazzi. Andy, in particolare, era un tale personaggio… non ci sarà mai nessun’altro come lui.

Ci sono possibilità che i The Living incidano qualcosa di nuovo insieme?

Todd: Non posso parlare a nome degli altri… dico solo “mai dire mai”.

Greg: Non credo ci sia alcuna possibilità. Pensa, non riesco nemmeno a immaginarlo…

E’ stato un vero piacere intervistarvi. Spero che questo periodo finisca il prima possibile e di vedervi presto dal vivo.

Todd: Grazie a te.

Greg: Grazie a te Luca.

THE LIVING – 1982 | LOOSEGROOVE RECORDS