Campeggio, fucili, battute e vecchie tensioni: l’ex batterista svela la sua versione sull’origine di Glorified G, aggiungendo un nuovo capitolo al mito Pearl Jam.
A volte basta una battuta e due fucili per trasformare una canzone in leggenda.
Glorified G, la quarta traccia di Vs., è una delle canzoni più discusse dei Pearl Jam, spesso vista come una frecciatina al batterista Dave Abbruzzese. Ora, proprio Dave, in un lungo post su Facebook pubblicato il 28 aprile 2025, ha raccontato la sua versione di come sono andate davvero le cose.
“Mi fa ancora ridere il fatto che debba parlare di questa storia“, ha scritto Abbruzzese. “Lo faccio perché, col passare degli anni, la storia sembra cambiare e io divento una sorta di cattivo in mezzo a tutto questo. Quasi come se fosse un altro motivo per cui sono stato fatto fuori dalla band in modo brusco, e come se il mio contributo e il mio lavoro venissero sminuiti. Quindi, voglio raccontarla per com’è, per com’è stata, e per come sarà sempre.“
Tutto è iniziato con un campeggio sul Monte Rainier. Dave era andato lì con un suo amico e, giusto per sentirsi un po’ più al sicuro nei boschi, aveva deciso di comprare un fucile calibro .22 — praticamente, come dice lui stesso, “una versione glorificata di una pistola a piombini“. Tornato dal campeggio, menzionò distrattamente l’arma a Kelly Curtis, che all’epoca era il manager della band. Kelly lo invitò a fare attenzione, ma Dave scrollò le spalle, dicendo che era andato tutto bene, che il fucile era solo per precauzione nel caso si fossero presentati animali selvatici.
La vera tensione arrivò quando si presentò alle prove. Dave si accorse subito del gelo da parte degli altri — una cosa che, a suo dire, non era del tutto insolita, ma quella volta percepì chiaramente che c’era un motivo. Quando venne fuori il discorso delle armi, Dave cercò di buttarla sul ridere: “Sì, ho una pistola, anzi ne ho comprate due“, scherzò. Da lì partì un acceso botta e risposta sul tema delle armi e del possederle. Jeff Ament intervenne raccontando una cosa che gli diceva sempre suo padre: se hai un’arma, devi tenerla sempre carica. Quella frase diede ancora più slancio alla conversazione, trasformandola in un mix di storie personali e riflessioni culturali sulle armi.
E mentre tutto questo succedeva, Eddie Vedder stava defilato, silenzioso ma concentratissimo, intento a prendere appunti sul suo taccuino. Tutto quel confronto — con qualche tocco in più e qualche aggiustamento — si trasformò nel testo di Glorified G, costruito sopra un riff su cui Mike McCready stava lavorando in quel periodo. Il brano finì per diventare non solo un commento sociale, ma anche uno spaccato delle tensioni che stavano bollendo sotto la superficie della band.
La posizione di Abbruzzese sulle armi
Nel post, Abbruzzese chiarisce: “Credo forse nei fucili d’assalto tipo AR-15 e armi militari disponibili al pubblico? No. Non l’ho mai creduto e mai lo crederò. Non capisco perché la gente debba avere armi di livello militare.”
Aggiunge anche: “Credo che non siano le armi a uccidere le persone, ma le persone a uccidere le persone. Detto questo, dovrebbero esserci leggi molto più severe sul possesso.”
Il peso della canzone sulla sua immagine
Negli anni, la leggenda attorno a Glorified G si è ingigantita, e per molti fan è diventata una canzone-ritratto delle tensioni interne alla band. Lui, invece, la liquida così: “Col tempo è diventato: Eddie ha scritto la canzone come frecciatina contro di me, e bla bla bla… Non me ne frega un cazzo, ma sono stanco di sentirmi in dovere di difendermi per una cosa così stupida e banale.”
Un risentimento che va oltre la canzone
Da tempo Abbruzzese esprime anche amarezza per il mancato invito alla cerimonia della Rock and Roll Hall of Fame del 2017, quando i Pearl Jam furono introdotti. Ma va ricordato che la Hall of Fame inserisce la lineup originale e, in caso di cambi, i membri più iconici e longevi: per i Pearl Jam entrarono infatti il primo batterista Dave Krusen e Matt Cameron, che al momento dell’inclusione era già nella band da 19 anni. Una scelta in linea con i criteri generali, più che un’esclusione personale.
Uno sguardo sul passato che fa ancora rumore
Abbruzzese non è nuovo a raccontare episodi del passato della band e, al di là delle interpretazioni, il suo racconto offre uno sguardo personale su un momento che ha contribuito a plasmare una delle canzoni più controverse e potenti dei Pearl Jam.
Glorified G resta un brano significativo, capace di affrontare un tema divisivo come le armi negli Stati Uniti con uno sguardo critico e diretto. Per chi ha vissuto quella storia dall’interno, come Abbruzzese, è anche il simbolo di un episodio trasformato in leggenda, che ancora oggi continua a generare riflessioni e discussioni.

Nasce nel 1980 a Reggio Emilia. Crea pearljamonline.it nel 2001 e scrive la prima edizione di “Pearl Jam Evolution” nel 2009 insieme alla moglie Daria. Dal 2022, conduce due podcast: “Pearl Jam dalla A alla Z” e “Fuori Orario Not Another Podcast”. Ha collaborato con Barracuda Style, HvsR, Rolling Stone, Rockol e Il Fatto Quotidiano. Continua imperterrito a tentare di trovare “belle melodie che dicono cose terribili”.
Canzone preferita: Present Tense
Album preferito: No Code
Artisti o gruppi preferiti oltre i PJ: Tom Waits, Soundgarden, Ramones, Bruce Springsteen, IDLES, Fontaines D.C., The Murder Capital, Dead Kennedys, Mark Lanegan, Cat Power, R.E.M.