Ohana 2025: Ed Vedder guida una festa di emozioni e collaborazioni uniche

Un viaggio tra i classici dei Pearl Jam, cover leggendarie e collaborazioni a sorpresa che hanno trasformato l’Ohana Festival in una festa di musica e famiglia.

Tutte le foto sono dell’amico Concertpants.

EDDIE VEDDER & EARTHLINGS – THE OHANA FEST 26/09/2025

Soundcheck (25/09/2025): Corduroy, I’ll Be Waiting, Long Way, In The Dark, Far Behind, Setting Forth, No Ceiling, Brother The Cloud, I’m One (The Who), Watch Outside (Mono Men), Lukin, Rose of Jericho, Fallout Today, Save It For Later (The English Beat), The Song Remains the Same (Led Zeppelin) [Snippet], Rearviewmirror

Setlist (26/09/2025): Gut Feeling (Devo), Corduroy, I’ll Be Waiting, Long Way, The Dark, Setting Forth, Far Behind, No Ceiling, Brother The Cloud, I’m One (The Who), Watch Outside (Mono Men), Lukin, Chad-O (Chad Smith drum solo), Rose of Jericho, Fallout Today, Save It For Later (The English Beat)/Better Man (w/ Harper and Olivia Vedder, Sharlotte Gibson, James King), The Song Remains The Same (Led Zeppelin) [Instrumental], Rearviewmirror

Encore: Isn’t It A Pity (George Harrison)/Hey Jude (Beatles), Porch, Rockin’ In The Free World (Neil Young, w/ Kelly Jones, Harper & Olivia Vedder, Sharlotte Gibson, James King)

EDDIE VEDDER – THE OHANA FEST 28/09/2025

Amanda Reckonwith (AKA Eddie Vedder) setlist (29/09/2025): Far Behind, Song of Good Hope (Glen Hansard, w/ Glen Hansard), Falling Slowly (Swell Season, w/ Glen Hansard), Society (Jerry Hannan, w/ Glen Hansard), Hard Sun (Indio, w/ Glen Hansard)

La nona edizione dell’Ohana Festival si è aperta con una serata speciale che ha visto protagonista Eddie Vedder insieme ai suoi Earthlings – Chris Chaney, Glen Hansard, Josh Klinghoffer, Chad Smith e Andrew Watt – in un concerto che ha saputo mescolare energia, emozione e collaborazioni inattese.

Come da tradizione, la giornata si è rivelata un vero e proprio incontro di artisti e amici sul palco. Dopo aver presentato i primi artisti in cartellone (Deep Sea Diver), in apertura, Vedder, con una t-shirt con la scritto Keep Freedom Free, si è unito a Lukas Nelson per una toccante versione di Just Breathe e poco dopo ha raggiunto i Makua per cantare una trascinante Been Caught Stealing dei Jane’s Addiction. Il cantante dei Pearl Jam ha anche introdotto Kim Deal delle Breeders e un tempo bassista fondatrice dei Pixies.

Il set principale degli Earthlings è partito sulle note della cover dei Devo, Gut Feeling, per poi immergersi subito nel repertorio dei Pearl Jam con Corduroy. Da lì in avanti, la scaletta ha saputo intrecciare brani dal disco Earthling (I’ll Be Waiting, Long Way, The Dark, Brother The Cloud) con pezzi da Into The Wild (Setting Forth, No Ceiling e Far Behind – suonate per la prima volta in versione full band dalla live band di Ed) e diverse cover.

Prima di I’m One, Eddie ha ricordato l’importanza della sua band preferita, rendendo loro omaggio dal palco proprio nei giorni in cui gli Who stanno salutando per sempre le scene.

Uno dei momenti più intensi della serata è arrivato dopo Save It For Later, in cui si è inserita Better Man cantata insieme a Harper e Olivia Vedder, Sharlotte Gibson e James King.

Subito dopo Eddie ha ringraziato “tutte le grandi donne che hanno suonato al festival oggi” e ha raccontato un aneddoto di gioventù legato a un amministratore scolastico che “sembrava avere qualcosa contro di lui”. Ha poi parlato di come la musica sappia sollevare lo spirito, introducendo una potente e inaspettata versione strumentale di The Song Remains The Same dei Led Zeppelin.

Il main set si è chiuso con una lunga e coinvolgente Rearviewmirror.

Il bis si è aperto con un tributo a George Harrison, Isn’t It A Pity, che Eddie ha introdotto definendo Harrison “un grande umano”, seguita da un accenno di Hey Jude. Da lì la band ha acceso la platea con Porch e, per il gran finale, una trascinante Rockin’ In The Free World di Neil Young, suonata insieme a Kelly Jones degli Stereophonics, le figlie Harper e Olivia Vedder, Sharlotte Gibson e James King.

Nel corso della seconda giornata del festival, Eddie ha presentato sul palco sia Alain Johannes (“Scusate se indosso gli occhiali da sole, ma ieri sono andato a letto alle tre”, ha scherzato Vedder dal microfono) sia David Duchovny. In seguito, si è unito alla Tedeschi Trucks Band per una travolgente versione di The Seeker degli Who.

La terza e ultima giornata dell’Ohana Festival ha riservato una sorpresa ai presenti: un set acustico non annunciato di Eddie Vedder, che per l’occasione si è presentato con lo pseudonimo Amanda Reckonwith (nome che in passato ha utilizzato negli hotel per mantenere l’anonimato).

“Mi chiedevo a quale organizzatore di un festival può venire in mente di mettere un set acustico in una giornata dedicata al punk, e poi mi sono reso conto che l’organizzatore ero io!” ha detto, scherzando, non appena arrivato sul palco.

Il concerto ha incluso brani da Into The Wild e diverse cover di Glen Hansard, che lo ha raggiunto sul palco dal secondo pezzo fino alla fine dello show. Tra le canzoni eseguite: Far Behind, Song of Good Hope, Falling Slowly, Society e Hard Sun.

Durante la fine del set dei Green Day, la band che ha chiuso l’Ohana Festival, è salito sul palco anche Eddie Vedder, che ha salutato il pubblico.

Il programma dell’edizione 2025 dell’Ohana Festival ha visto oltre 35 esibizioni su tre palchi, con una lineup che ha spaziato tra rock, indie, alternative e soul. Tra gli artisti che hanno partecipato ci sono: Akira Galaxy, Alain Johannes, Cage The Elephant, Chaparelle, David Duchovny, Eddie Vedder & Earthlings, Garbage, Green Day, High Vis, Hozier, Kim Deal, Kings of Leon, Leon Bridges, Lukas Nelson, Makua Rothman, Rainbow Kitten Surprise, Stereophonics, Tedeschi Trucks Band e le grandi Wet Leg.

Tutti questi concerti hanno ribadito ancora una volta la natura unica dell’Ohana Festival: non solo un evento musicale, ma un momento di condivisione, memoria, famiglia e collaborazioni.

Una vera e propria festa della musica, capace di rinnovarsi continuamente senza mai smarrire la sua autenticità.

Poster: Ian Williams