Eddie Vedder in Italia, le 7 cose da sapere

Ci siamo quasi. Dopo quasi dieci anni di tour portati in giro per il mondo, tra cui una mezza dozzina di date in Olanda, Inghilterra e Portogallo, Eddie Vedder arriverà finalmente in Italia il prossimo giugno per le sue prime date soliste di sempre. Le città toccate dal tour della voce dei Pearl Jam sono Firenze, il 24 giugno al nuovo Firenze Rocks Festival, e Taormina, all’interno dello storico Teatro Antico per un doppio concerto in programma il 26 e 27 giugno. Dopo aver ricevuto alcuni feedback e diverse domande tramite i social di www.PearlJamOnLine.it, abbiamo deciso di mettere nero su bianco alcune cose da sapere su questi concerti, a beneficio di chi non sa bene cosa aspettarsi. The beat goes on.

1. Se in passato hai avuto la fortuna di vedere i concerti solisti di Chris Cornell o di Bruce Springsteen – The Ghost of Tom Joad Tour o Devils & Dust Tour – puoi avere un’idea di cosa aspettarti dagli spettacoli di Vedder. Come i suoi illustri colleghi e amici, il cantante dei Pearl Jam sarà solo sul palco, fatta eccezione per qualche duetto con Glen Hansard. Armato, a seconda della canzone, del fido ukulele, di chitarre acustiche o elettriche, di pump organ o di mandolino, Eddie delizierà le platee italiane senza nessuna band alle spalle (e sottolineiamo nessuna, non aspettarti che sul palco si presentino a sorpresa gli altri Pearl Jam). Vuoi un’idea più precisa di quello che ti aspetta? Recupera il DVD/Blu-ray “Water on the Road” contenente il film dei due concerti tenuti da Vedder a Washington il 16 e 17 agosto del 2008 durante il tour di Into The Wild (i due ragazzi che suonano alcuni pezzi insieme a lui sono Liam Finn e Eliza-Jane Barnes, che nei primi anni aprivano i suoi show e che a partire dal 2011 sono stati sostituiti da Glen Hansard).

2. Nei suoi concerti, Eddie presenta principalmente materiale tratto dai suoi due dischi solisti, la colonna sonora di Into The Wild e Ukulele Songs. Ampio spazio è riservato alle cover e a recuperi di alcune canzoni che ha scritto per i Pearl Jam. Alcuni dei pezzi che potrebbe suonare: Porch, Small Town, Better Man (in una versione riarrangiata, cercala su YouTube, ne vale la pena), Immortality, Sometimes, Lukin, Off He Goes, Dead Man, Wishlist, Driftin’, Soon Forget, Parting Ways, I Am Mine, Thumbing My Way, Man of the Hour, Gone, Just Breathe, The End, Unthought Known, Speed Of Sound e Future Days. Raramente ha suonato Black, Present Tense, Smile, Light Years, Bugs e Love Boat Captain, mentre ovviamente non ha mai suonato alcuni dei pezzi più noti della sua band madre come Alive, Even Flow, Animal o Do the Evolution. Converrai con noi che con una chitarra sola non verrebbero granché bene.

3. Le cover più suonate da Eddie Vedder nei suoi concerti sono brani di Cat Stevens (Don’t Be Shy, Trouble), Beatles (You’ve Got Your Hide Your Love Away, Blackbird), Daniel Johnston (Walking the Cow), Tom Waits (Picture in a Frame, la cui premiere è stata durante il concerto dei Pearl Jam a Milano nel 2006), Bruce Springsteen (Open All Night, a volte State Trooper), Bob Dylan (Girl from the North Country), Neil Young (The Needle and the Damage Done), Good Woman (Cat Power) e Throw Your Arms Around Me degli Hunters & Collectors, suonata in solista da Vedder anche prima del concerto dei Pearl Jam a Pistoia.

4. L’opening act dei concerti di Eddie Vedder è l’apprezzato folk singer Glen Hansard, da anni amico del cantante dei Pearl Jam. Nato a Dublino, classe 1970, ha esordito come busker e in curriculum vanta un premio Oscar vinto per la colonna sonora del film “Once” e centinaia di concerti suonati in giro per il mondo prima con i Frames, poi con gli Swell Season e ora in solista grazie ai suoi primi due dischi acclamati da critica e pubblico. Non perderti i suoi set per nessuna ragione al mondo.

5. In ogni concerto di Eddie, un lotto di 4/5 canzoni è sempre riservato a un set suonato proprio insieme a Glen. Society, Sleepless Nights, Falling Slowly dello stesso Hansard – struggente ballata grazie alla quale si è aggiudicato l’Oscar una decina di anni fa – sono le canzoni più suonate dai due. A volte si divertono a suonare This Land Is Your Land di Woody Guthrie o Drive All Night di Springsteen, cosa che ci auguriamo accada durante i concerti italiani. Anche la trascinante Hard Sun, proposta alla fine di ogni concerto, viene suonata in compagnia del rosso musicista irlandese.

6. A differenza di quanto accade per i concerti dei Pearl Jam, in cui è consentito registrare video e scattare foto, per i concerti di Eddie Vedder vigono regole differenti. Al Firenze Rocks, essendo un festival, sarà consentito fare registrazioni, mentre per i concerti a Taormina non sarà possibile né scattare foto né registrare video (che in ogni caso verrebbero rimossi da YouTube). I ricordi saranno il materiale più prezioso che ti rimarrà, e rimarrà a lungo.

7. Divertiti, canta, balla, ma quando Eddie parla (e di solito parla parecchio) non metterti a urlare titoli di canzoni improbabili – tanto Dirty Frank con l’ukulele non la suonerà mai, garantito – e cerca di vivere il concerto senza pensare troppo ai Pearl Jam. Vedrai che anche in veste solista sarà in grado di darti davvero tanto. Ricordi come ti sei sentito dopo aver visto per la prima volta i Pearl Jam? Forse non sarà proprio la stessa cosa, ma di sicuro è un nuovo inizio. And so it goes…