Da Roskilde alla rinascita: il racconto di Thurston Moore sui Pearl Jam

Nel libro Sonic Life, Thurston Moore, chitarrista, cantante e fondatore dei Sonic Youth, apre uno squarcio intimo e appassionato su uno dei momenti più intensi della sua carriera: il tour del 2000 con i Pearl Jam.

Moore racconta come, nel 2000, i Pearl Jam — ormai una delle rockband più importanti al mondo — invitarono i Sonic Youth a unirsi a loro per un mese di concerti nell’ottobre americano. L’invito arrivò probabilmente per volontà di Eddie Vedder, frontman carismatico e amico della band, che già li aveva visti esibirsi in diverse occasioni accanto ai Mudhoney.


Attraverso le sue pagine, Thurston traccia un ritratto intenso e umano di Eddie Vedder: una persona sincera, curiosa e gentile, capace di conquistare le nuove generazioni — sia i disillusi sia coloro che nutrivano ancora fiducia nel futuro. Vedder, scrive Moore, portava con sé un leggero senso di disagio verso l’autorità e le celebrità rock, mostrando invece un atteggiamento da uomo comune, unito a un naturale femminismo e a uno spirito zen-punk da surfista, che lo rendeva un punto di riferimento autentico per un pubblico giovane cresciuto tra avidità e individualismo.

Ma quel tour arrivava all’ombra di una tragedia: poche settimane prima, al Roskilde Festival in Danimarca, nove spettatori erano morti schiacciati dalla folla durante un concerto dei Pearl Jam. La band, sconvolta, aveva cancellato il resto del tour e anche le date americane con i Sonic Youth erano state messe in stand-by. Nonostante le ferite ancora aperte, Moore racconta la forza e il coraggio dei Pearl Jam nel tornare sul palco.

La prima sera a Virginia Beach, il pubblico accolse i musicisti con un applauso carico di dignità e rispetto, consapevole del peso che si portavano addosso. Anche la crew, trattenendo il fiato dietro le quinte, tirò un sospiro di sollievo nel vedere la band affrontare finalmente il palco: era il momento di ricominciare.

Durante il tour, racconta Moore, Eddie Vedder strinse un legame speciale con Coco, la figlia di sei anni del chitarrista. Nei soundcheck, Vedder e Coco passavano il tempo a giocare, disegnare e leggere insieme, costruendo un’amicizia genuina e affettuosa che rispecchiava lo spirito umano e sensibile di quel periodo.

Il libro Sonic Life è disponibile nelle librerie e nei bookstore online.

Un ringraziamento speciale ad Armando Buonocore.